Barrow: “L’Atalanta mi ha dato tutto”

"Ora voglio ripagare Mister e compagni con i gol"

Musa Barrow a Udine è tornato in campo dopo un mese e un infortunio e ha subito lasciato il segno propiziando un gol di Zapata. E in settimana l’attaccante gambiano ha ricevuto un importante riconoscimento, la targa Federico Pisani, consegnata ogni anno dal Club Amici dell’Atalanta ai giovani nerazzurri che più si sono messi in evidenza nella stagione appena trascorsa.

Un premio che in passato è andato a tanti ragazzi che hanno fatto una bella carriera. È un bel segnale beneagurante, non trovi?

“Sono molto contento, è stato emozionante ricevere un premio giocando nell’Atalanta, perché questa società mi ha dato tutto, ha cambiato la mia vita e mi ha aiutato a crescere. Per questo devo dire grazie a tante persone, dal mister ai compagni di squadra, come Masiello in particolare che mi ha aiutato molto in tante cose per arrivare a questo punto”.

È ormai un anno che sei stabilmente con la prima squadra. In cosa senti di essere cresciuto in modo particolare?

“Mister Gasperini mi ha aiutato a crescere sotto tanti aspetti: i movimenti in campo, come ricevere palla, come giocare in modo più tranquillo. Mi ha insegnato che non devo forzare il gioco. Ogni settimana vado da lui e gli chiedo cosa devo fare per migliorare e lui mi spiega, mi aiuta e io cerco di fare in campo quello che lui mi dice. C’è molta differenza tra Primavera e prima squadra, è un altro livello. Ci sono giocatori tecnici, veloci ma allo stesso tempo anche forti fisicamente. Per arrivare a questi livelli, bisogna sempre lavorare duro. Io ogni giorno mi alleno concentrato per migliorare, per capire nuove cose e riuscire a giocare con loro in Serie A. Pian piano sto crescendo e sono contento di come stanno andando le cose”.

A Udinese sei entrato molto bene in campo e sei riuscito a incidere sulla partita.

“Sono stato fuori alcune settimane senza giocare per il problema all’occhio, sapevo che la squadra aveva bisogno di vincere quella partita e sono entrato con l’obiettivo di aiutare i miei compagni. Alla fine abbiamo vinto 3-1, sono molto felice. Sul gol che poi ha fatto Duván, avevo dribblato bene in area, ma poi la palla è schizzata e per fortuna ci ha pensato lui a segnare. Anche all’ultimo minuto ho avuto una buona occasione per far gol. In questo momento il gol non arriva, ma sono convinto che che arriverà”.

A Udine il risultato era già acquisito, si può dire che ti sei tenuto il gol per un momento più importante… Magari per la la prossima partita, contro la Lazio, a cui hai già segnato nella scorsa stagione.

“Però sarei stato felice di segnare anche a Udine. Comunque abbiamo vinto 3-1, questo è quello che conta. Alla Lazio è vero, ho fatto gol nello scorso campionato, subito a inizio partita. Ora mi piacerebbe ripetermi ancora contro di loro. Sarà una partita dura, ma giochiamo in casa e a Bergamo siamo sempre pronti a battere l’avversario. I tifosi ci danno forza per spingere di più in campo. Speriamo di prenderci questi tre punti”.

Parlavi di gol, in questa stagione eri partito benissimo con i quattro gol nei preliminari di UEFA Europa League sul campo del Sarajevo, un bel record.

“Sono partito forte e sono contento di quanto fatto nel precampionato, ma è tutto passato ormai. Adesso vorrei cominciare a fare gol anche in campionato”.

Per aumentare la tua collezione di palloni?

“Quello della gara di Sarajevo ce l’ho ancora qui, gli altri, quelli che avevo conquistato con le triplette in Primavera, li ho portati tutti a casa mia in Gambia. Li ho fatti tutti firmare dai compagni di squadra e li conservo, sono ricordi a cui tengo molto, come le maglie scambiate con gli avversari, ad esempio quelle di Matuidi, Kessie… Ho cominciato da poco, ho ancora tanti anni davanti per aumentare la collezione”.

A proposito, in Gambia le tue magliette sono richiestissime.

“Sì quando torno ne porto sempre tante per i miei amici: allo stadio, per strada, al mare si vedono ragazzini con la mia maglia e questo mi fa un gran piacere. In Gambia ora mi considerano una persona importante per il mio paese. Io devo ringraziare sempre Dio che mi ha portato qui e la società Atalanta”.

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  • 16/12/2018
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