"Il cielo è nerazzurro sopra Dublino"... un anno dopo! 

"Il cielo è nerazzurro sopra Dublino"... un anno dopo! 

Dalla cronaca al dietro le quinte: il ritratto completo della finale 2023/24

365 giorni... Il tempo è letteralmente volato eppure, a distanza di un anno, le emozioni sono ancora lì, indelebili, vive e incorruttibili: 22 maggio, una data che rimarrà per sempre impressa negli annali atalantini. Un anno fa, l'Atalanta è salita sul tetto d'Europa tingendo di nerazzurro il cielo sopra l'Aviva Stadium di Dublino.

E quindi, a un anno di distanza, eccoci a celebrare la magica notte in cui l'Atalanta, da "regina delle provinciali" è diventata Regina d'Europa regalando a Bergamo e a tutti i suoi tifosi un trionfo che farà per sempre parte delle pagine più belle del calcio europeo.

22 maggio: più di una data, perché quel cielo sopra Dublino, per 365 epici giorni, è diventato nerazzurro.

Come in ogni epica che si rispetti, tutto comincia con una "chiamata all’avventura" — quel momento sospeso che accende l’attesa, che rende l’aria più elettrica, il respiro più corto, e i battiti più rapidi. E allora, restando in tema di emozioni forti e palpitazioni, ecco il post della rifinitura pre-gara.

Si avvicina ⚡️ The #UELFinal is coming up ⚡️ #AtalantaBayer04 #GoAtalantaGo ⚫️🔵

Posted by Atalanta Bergamasca Calcio on Wednesday, May 22, 2024

E come in ogni grande epica, alla chiamata segue il viaggio, il periplo, quello che, nel caso dell'Atalanta, conduce i nerazzurri attraverso i cancelli dell'Aviva Stadium, palcoscenico di quella che si sarebbe rivelata una performance in tre atti. La tensione, crescente come una marea, avvolge ogni istante, mentre l'ultima prova si erge ormai all'orizzonte...

Il kick-off si avvicina, ecco gli undici atalantini chiamati a raccogliere il guanto di sfida lanciato dagli "Invincibili" del Bayer Leverkusen e a scendere in campo all'Aviva Stadium.

Musso, Djimsiti, Hien, Kolašinac, Zappacosta, Koopmeiners, Ederson, Ruggeri, De Ketelaere, Lookman, Gianluca Scamacca

Una "Starting XI" che ogni atalantino conosce a memoria, un onze de gala (o quasi) al netto dell'assenza di De Roon, quello messo in campo da mister Gasperini per la serata più di gala di tutte.

È il 12º minuto quando la serata comincia a tingersi di nerazzurro.

Tutto nasce da un’azione aggressiva sulla fascia destra: recupero di Koopmeiners e scarico per Zappacosta, che serve un rasoterra tagliato al centro dell’area. La difesa del Leverkusen si fa sorprendere dal velo di Hien e Lookman, ben appostato sul secondo palo, arriva puntuale all’appuntamento con il pallone, insaccando con il piatto sinistro. È il primo squillo di quello che sarebbe stato un vero e proprio tracimare atalantino: il muro del Leverkusen ha la prima crepa, firmata Lookman.

Al 26’ l’Atalanta raddoppia, ancora con Ademola Lookman, che decide di scrivere un altro verso nella sua notte da sogno.
Dopo una ripartenza fulminea, il numero 11 riceve palla al limite dell’area, dribbla Xhaka con un tunnel e, con una finta secca, si crea lo spazio per il tiro. Senza esitazioni, scaglia un destro a giro che bacia l’angolo basso prima di spegnersi alle spalle del portiere.

Al 75’ arriva il sigillo di una notte perfetta…

Pašalić innesca la ripartenza per poi aprire per Scamacca. Il numero 90 conduce il contropiede attirando su di sé la difesa rossonera prima di aprire sulla sinistra per Lookman: l’area del Leverkusen si apre come un sipario e lui, ancora lui, entra in scena per l’ultimo atto.

Un controllo elegante, poi un’accelerazione rabbiosa. Con un movimento plastico supera Tapsoba per poi spostarsi il pallone sul sinistro prima di scoccare una stoccata di sinistro sotto la traversa: è il 3-0. Deus ex machina della partita, Lookman diventa il primo calciatore a segnare una tripletta in una finale di UEFA Europa League.

Brividi 🥹⚡️ #Lookman #UEL #GoAtalantaGo ⚫️🔵

Posted by Atalanta Bergamasca Calcio on Saturday, May 25, 2024

E al triplice fischio, quell'angolo nerazzurro dell’Aviva, insieme a tutta la città e alla provincia di Bergamo, può finalmente dare il via ai festeggiamenti. Perché, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il bergamasco non conosce confini. Dopo 90 minuti di estasi e fiato sospeso, il sogno diventa realtà: Atalanta-Bayer Leverkusen 3-0. "La Dea è in paradiso"!

Ecco a voi i 𝗩𝗜𝗡𝗖𝗜𝗧𝗢𝗥𝗜 della 𝗨𝗘𝗙𝗔 𝗘𝗨𝗥𝗢𝗣𝗔 𝗟𝗘𝗔𝗚𝗨𝗘 𝟮𝟬𝟮𝟯/𝟮𝟰!!!

E dopo aver ammirato e rimirato i singoli gol, è il momento di rivivere tutte le emozioni della finale con gli highlights della partita: perché ci sono notti che non bastano a loro stesse, che chiedono di essere rivissute, fotogramma dopo fotogramma, respiro dopo respiro.

Finale UEFA Europa League, Aviva Stadium Dublino, 22 maggio 2024
Atalanta-Bayer Leverkusen 3-0, la sintesi

Spazio dunque ai protagonisti della serata e della competizione: ad aprire le danze ai microfoni è la coppia d'attacco Gianluca Scamacca, capocannoniere nerazzurro della competizione con 6 reti, e Ademola Lookman. Per il numero 90, quella di Dublino è una notte meritatissima, frutto di una prestazione in cui l'Atalanta ha giocato senza quel "timore reverenziale" che lo storico dell’avversario avrebbe potuto instillare. La parola è quindi passata ad Ademola Lookman, uomo più atteso in mixed zone: è l'MVP della finale a suggellare la notizia, "la coppa torna con noi a Bergamo". Nel celebrare il trionfo, Mola non dimentica di sottolineare l’importanza del contributo collettivo: pur essendo stato protagonista con una performance straordinaria, è stato il "magic feeling" con la squadra a rendere possibile il suo successo individuale.

Finale UEL Atalanta-Bayer Leverkusen, tutta la gioia di Scamacca e Lookman

Arriva quindi il momento di Berat Djimsiti, per il quale la notte di Dublino ha assunto contorni speciali: in assenza dell’infortunato De Roon, è toccato l’onore (e l’onere) di indossare la fascia di capitano in una finale europea. Chiamato a raccogliere l'eredità dell'olandese, il numero 19 ha accolto una stessa responsabilità che al triplice fischio si è tramutata nella gioia profonda di aver condotto i compagni a scrivere una pagina indelebile della storia nerazzurra. Ed è con quello spirito franco che lo contraddistingue che Djimsiti lancia un appello alla città di Bergamo: concedere un giorno di riposo per godersi una serata storica, un trionfo che merita di essere celebrato. A Djimsiti fa eco Charles De Ketelaere, che corona la sua prima stagione in nerazzurro nel migliore dei modi, alzando il trofeo al termine di un cammino da protagonista: "Una serata leggendaria".

Finale UEL Atalanta-Bayer Leverkusen, la felicità di Djimsiti e De Ketelaere

La parola passa all’arquero nerazzurro, Juan Musso, cerbero atalantino sul palcoscenico europeo e protagonista di un percorso da ricordare. Dopo prestazioni di altissimo livello - su tutti i clean sheet ad Anfield e nella semifinale di ritorno con l'Olympique Marsiglia -, il numero 1 si erge ancora una volta come un muro invalicabile, proprio nella notte più importante. Per Musso, quella di Dublino è molto più di una finale: è un sogno che si avvera, il coronamento di un percorso da campioni e la giusta ricompensa per un pubblico eccezionale per il quale "dare il tutto per tutto" è il minimo.

Finale UEL, Juan Musso: “Ho sognato questo dal primo giorno”

La chiusura della serata non può che spettare a Mister Gian Piero Gasperini. Come sottolinea il tecnico nerazzurro, gli aggettivi si sprecano per descrivere “la” partita perfetta, quella da cui è nata un’impresa straordinaria. Un capolavoro costruito con voglia, coraggio, determinazione e quella grinta inconfondibile che trova massima espressione nel motto “Mola mia”. Ma, come ricorda lo stesso Gasperini, non si può dimenticare il lungo cammino del “Road to the Final”. Un percorso reso possibile non solo da chi ha calcato il campo, ma anche da tutti coloro che, in ogni ruolo e angolo del mondo nerazzurro, hanno avuto un ruolo chiave in questa storica cavalcata: Il pensiero va al Presidente, ai giocatori, ma soprattutto ai tifosi, non solo quelli presenti a Dublino, ma all’intera città di Bergamo, che da sempre vive per l’Atalanta e che, con il suo amore incondizionato, è stata motore e ispirazione.

Finale UEL, Gian Piero Gasperini: “Giocato una partita perfetta”

E dopo le interviste, è tempo di lasciare spazio alle fotografie: istantanee indelebili che catturano i frammenti più intensi della partita e della cerimonia di premiazione. Emozioni cristallizzate nell’attimo, che ora entrano a pieno titolo nell’epos nerazzurro.

A seguire, le pose con la coppa, ambita preda di una notte leggendaria. Tutto il gotha atalantino, dalla proprietà ai dirigenti, fino ai protagonisti in campo, si alterna per sfiorare con mano il simbolo tangibile di un’impresa che resterà scolpita nella storia.

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