L'uomo dai guanti d'oro: Carnesecchi è il POTM Lete di agosto-settembre!
Votato dai tifosi nerazzurri sull'App ufficiale Atalanta
E il primo Player of The Month Lete è il numero 29: Marco Carnesecchi! Contrariamente all’“etichetta”, il calcio d’inizio dell’Albo d’Oro 2025/26 non è partito dalla lunetta di centrocampo, ma dall’area piccola: è infatti il riminense, medaglia (o meglio guanto) d’argento assoluto nella passata edizione del Player of The Season, ad aprire le danze quest’anno, abbassando la saracinesca e firmando un clean sheet che vale oro, nello specifico il primo di questo nuovo corso a marchio Lete.
Inizia così la corsa al Player of The Season 2025/26: non con un gol sotto l’incrocio, ma con un riflesso felino. E il primo squillo è tutto per Marco, che ha ipnotizzato dagli undici metri due sfidanti agli antipodi: da una parte il pretoriano Mario Pašalić, dall'altra il rookie Honest Ahanor.
Entriamo subito in medias res con due momenti chiave degli ultimi due mesi per il portierone numero 29. Su tutti spiccano i due rigori parati: prima in Champions League, dove ha detto no a Barcola, ennesima levata di scudi in una prestazione, aldilà del risultato, maiuscola in cui ha arginato l'escalation dei “marziani” del PSG; poi, nel giro di appena tre giorni, in Serie A sventando una delle leggi più antiche del calcio (quella del "gol dell’ex") con una parata decisiva su Zapata per mantenere così il clean sheet sul campo granata.
A completare il trittico di prestazioni da applausi, un vero recital nel finale della seconda trasferta a Torino, questa volta in casa Juventus, dove ha spento ogni tentativo di forcing dei bianconeri.
Nel mezzo, la “specialità della casa” per il portierone nerazzurro: interventi provvidenziali a ripetizione, tra campionato e Champions League, che ne hanno fatto la colonna portante della retroguardia atalantina in questo primo scorcio di stagione.
Se è vero, come dice l’adagio cestistico di John Madden, che “L’attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa fa vincere le partite”, allora Marco si è portato a casa tutta la posta: "partita" (quella contro i suoi compagni per il titolo di MVP nerazzurro) e biglietto - d’oro in questo caso e che gli vale un posto d’onore in prima pagina come protagonista assoluto del Player of the Month Lete.
Medaglia d'argento per un decisamente "Super" Mario Pašalić! Agosto e settembre da incorniciare per il croato, che in questo avvio di stagione ha ribadito – se mai ce ne fosse ancora bisogno – tutta la sua capacità di graffiare nei momenti che contano. Un punto di riferimento onnipresente non solo “dalla cintola in su”, ma lungo tutto il campo, da perfetto box-to-box.
Il primo squillo è arrivato con l’assist per il “gol inaugurale” di Scamacca con il Pisa l’assist per il primo gol stagionale di Scamacca. Solo sette giorni dopo, il centrocampista croato ha timbrato il cartellino con un'autentica gemma siglando il momentaneo vantaggio atalantino al Tardini in una serata dal sapore speciale - quella delle sue 300 presenze in maglia nerazzurra.
Restando in tema di gol e record che camminano fianco a fianco, una costante di questo inizio di stagione del numero 8, i riflettori si sono poi spostati sulla Champions League. Nella gara d’esordio alla New Balance Arena, Mario si è confermato uomo delle grandi notti europee: un rigore procurato e un gol fondamentale, quello del definitivo 2-1, che ha chiuso il match e inciso il suo nome – ancora una volta – nella storia del Club. Con quella rete, infatti, Mario è diventato il miglior marcatore nerazzurro di sempre in UEFA Champions League, consolidando il proprio status di leggenda e allungando la sua già gloriosa legacy in maglia atalantina.
A completare un inizio di stagione da protagonista assoluto anche i numeri: 670 minuti giocati, secondo solo a Carnesecchi e primo in assoluto tra i giocatori di movimento.
Un mese di traguardi e prestazioni maiuscole, in cui Mario Pašalić ha rafforzato il suo status di colonna nerazzurra e scolpito ancor più a fondo il suo nome nella storia del Club.
Chiudiamo il podio con il terzo classificato di questo mese: Honest Ahanor!
Un’altra tappa saltata a piè pari in un settembre da incorniciare e un bronzo decisamente "sudato" per il numero 69, che ha dovuto fare a sportellate fino alla bandiera a scacchi in un testa a testa accesissimo con un contendente di spessore come Kamaldeen Sulemana…
Una vittoria al fotofinish, che certifica quanto l’exploit settembrino del giovane difensore abbia conquistato il cuore dei tifosi nerazzurri. A premiare non sono stati solo la garra e la fame, ma soprattutto quella voglia — profondamente in linea con lo spirito orobico — di non tirarsi mai indietro, trasformando la pressione in energia positiva.
Complimenti a Marcone, "Chi ben comincia è a metà dell'opera”! Tifosi nerazzurri, appuntamento al mese prossimo per la nuova sfida del Player of the Month Lete!