Castagne: “obbiettivo fare sempre meglio”

L'esterno Belga racconta i suoi primi mesi a Bg

La rapidità con cui ha imparato la l’italiano è la testimonianza migliore della voglia, della professionalità e dell’applicazione di Timothy Castagne. Arrivato in estate dal Genk, l’esterno belga che ancora deve compiere 22 anni (li farà il prossimo 5 dicembre), si è calato subito nella nuova realtà con umiltà e dedizione, ritagliandosi uno spazio importante: già 7 presenze tra campionato e Europa League.

Timothy, il tuo bilancio dopo quattro mesi di Atalanta?

“Sono contento, ma ho voglia di fare anche di più. Io sono fatto così, non mi accontento mai. L’obiettivo è fare sempre meglio, trovare ancora più spazio e soprattutto ottenere risultati sempre migliori. Perché per prima cosa viene sempre la squadra”-

Finora ti sei già tolto delle soddisfazioni giocando quasi sempre titolare quando sei stato impiegato, come con l’Everton in Europa League.

“Una serata fantastica sotto tutti i punti di vista. Ho sentito tante emozioni, per la squadra, per il presidente, per i nostri tifosi. È incredibile quanti erano anche a Reggio Emilia. È stata una serata troppo bella, naturalmente anche per il risultato finale”.

Pochi giorni prima l’esordio assoluto con il Sassuolo, la tua prima partita in Serie A.

“Prima di giocare ero un po’ nervoso, sentivo l’importanza della partita. Ma quando hai l’appoggio di un pubblico del genere, passa tutto. Diventa più facile con dei tifosi così, che sostengono sempre la squadra. Le partite che ricordo con maggior piacere finora sono state le vittorie su Everton e Bologna: abbiamo giocato bene e concesso poco”.

A Bergamo come ti trovi?

“Benissimo, mi piace tanto Bergamo perché è una bellissima città, non troppo grande. Si vive bene, non c’è il traffico delle grandi metropoli per cui ti puoi muovere sia in auto che a piedi. È perfetta. Io tra l’altro abito vicino alla funicolare per cui posso andare facilmente sia in città alta che in centro. E poi a Bergamo ci sono dei ristoranti favolosi, si mangia veramente bene”.

La tua famiglia ti viene spesso a trovare?

“Mio papà vive già da un anno a Como: è arrivato in Italia per lavoro ancora prima che venissi io. Mia mamma è già venuta a trovarmi tre o quattro volte. E poi la mia ragazza è sempre con me”.

Il compagno di squadra con cui hai legato di più?

“Palomino è anche mio vicino di casa, la sua ragazza parla il francese come la mia, per cui si è creato subito un bel rapporto. In campo mi trovo molto bene con Toloi: oltre a essere un grande giocatore, è una bravissima persona. Ma anche con Hateboer e de Roon ho legato molto visto che parliamo tutti e tre olandese”.

Toglici una curiosità: ma quante lingue parli?

“Quattro: francese, inglese, olandese e adesso sto imparando l’italiano”.

Nel tempo libero hai qualche passione?

“Niente di particolare, mi piace guardare le serie tv e giocare alla playstation. Non calcio, però. Già fa parte della mia vita ogni giorno, quindi quando posso stacco. Mi piace il gioco dell’NFL: ho cominciato a giocarci in Belgio un mio amico del Genk e ora continuiamo a sfidarci”.

A proposito di sfide: alla ripresa del campionato ci sarà l’Inter…

“In trasferta è sempre difficile, a maggior ragione contro una squadra come l’Inter. Ma contro le grandi abbiamo già fatto già bene, penso anche alle gare con Roma e Napoli che abbiamo giocato bene pur perdendo. Con aggressività e pressing, facendo il nostro gioco, possiamo mettere in difficoltà anche l’Inter e fare un buon risultato”.

A livello personale i tuoi obiettivi per i prossimi mesi? Magari qualche gol?

“Ovviamente mi piacerebbe riuscire a segnare qualche gol, ma il mio primo obiettivo è fare più punti possibili con la squadra e migliorare sempre di più”.

  • 11/11/2017
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