“Bene in Coppa, ma ora testa al Frosinone”

Toloi: "Vogliamo cominciare bene il ritorno"

Rafael Toloi tra campionato e coppa, ma non solo. Dopo l’ottimo inizio di 2019 con la vittoria di Cagliari, il difensore brasiliano è ora concentrato sui prossimi impegni, a cominciare dalla trasferta di domenica a Frosinone. Obiettivo dare sempre il massimo per regalarsi e regalare ai tifosi nerazzurri ancora tante soddisfazioni.

Rafael, il 2019 è cominciato con il passaggio del turno in Coppa Italia.

“Sapevamo che a Cagliari sarebbe stata una partita dura, però era un nostro obiettivo andare avanti. E secondo me abbiamo fatto una grande partita, tenendo bene in fase difensiva. La squadra sta bene fisicamente e siamo cresciuti negli ultimi minuti. Potevamo anche chiudere prima la partita perché abbiamo creato tante occasione, ma alla fine siamo stati bravi a trovare gol negli ultimi minuti e a conquistare una qualificazione importante”.

Nei quarti ci sarà la Juventus a Bergamo.

“Avere la possibilità di giocare un’altra partita con la Juventus davanti ai nostri tifosi, in una partita secca, è bello per noi, per i nostri tifosi e per Bergamo. In una gara unica nel nostro stadio abbiamo lepossibilità di fare una bella partita, anche se sappiamo bene le qualità della Juventus, quali giocatori ha. È una delle squadre più forti del mondo, però la nostra squadra sta bene e giocando in casa, con il sostegno dei nostri tifosi, tutto è possibile.
Ora però dobbiamo un po’ dimenticare quanto fatto in Coppa Italia, abbiamo due partite importanti in campionato e vogliamo iniziare bene il girone di ritorno”.

Adesso comincia un periodo molto importante, in cui si potrà capire quali obiettivi vi potrete porre. E nel giro di un mese si giocheranno tra campionato e coppa, quattro partite su sei in casa.

“Sicuramente sarà un periodo importante, anche perché giocare in casa con il sostegno dei nostri tifosi è un fattore in più. Sappiamo che all’andata nelle prime due partite abbiamo fatto quattro punti, ma poi siamo rimasti sei partite senza vincere. Adesso dobbiamo cercare di fare più punti in queste prime otto partite del ritorno. È sarebbe importante iniziare bene a Frosinone”.

Che gara ti aspetti?

“Ci aspetta una partita difficile, perché loro hanno bisogno di punti per uscire dalla zona retrocessione. Dobbiamo essere bravi e sicuri difensivamente, mentre in attacco dovremo cercare di sfruttare le occasioni per fare gol. Stiamo lavorando bene per fare una grande partita”.

Dal punto di vista personale, stai vivendo una stagione importante, in cui ti stai confermando un punto di riferimento per la squadra. E il ruolo di vice-capitano lo testimonia.

“Per me è sempre stato importante lavorare al massimo ed essere concentrato in ogni allenamento. E per come sono fatto io, cerco di avere buoni rapporti con tutti e cerco sempre di fare del mio meglio. Il fatto che il mister mi abbia scelto come vice-capitano, mi fa molto piacere, ma è anche una responsabilità in più: quando non c’è il Papu che è il nostro capitano e indosso io la fascia, so che devo cercare di essere sempre un esempio positivo peri compagni. E il miglior modo di farlo è in campo, dimostrando sempre il massimo impegno e la volontà di aiutare i miei compagni”.

A proposito di impegno, un momento particolare in cui hai dimostrato tutto l’attaccamento che hai per questa maglia è stato contro l’Inter: nonostante un grosso taglio in testa, avresti voluto continuare a giocare.

“Quella era una partita molto importante per noi e la squadra stava giocando molto bene. Quando ho preso quella botta, al momento non è che mi abbia fatto tanto male. Ho sentito un po’ di dolore, ho visto che usciva un po’ di sangue, ma per me era un taglio piccolo. In realtà c’era anche un altro taglio più grosso, ci sono voluti dieci punti per ricucirlo. Appena rientrato nello spogliatoio ho mandato un messaggio a mia moglie e soprattutto a mia mamma in Brasile per dire che stavo bene. Sono cose che possono succedere giocando a pallone. In quel caso anche fasciandomi, sarebbe stato impossibile continuare a giocare, ma altrimenti per me non è un problema giocare sentendo un po’ di fastidio, perché in fondo anche il dolore fa parte del calcio: in partita capita sempre di prendere qualche colpo, fa parte del gioco. Siamo atleti, professionisti, dobbiamo sopportare anche quello. E per me è un grande onore giocare con questa maglia. Questa è la mia quarta stagione qui e sento sempre di voler dare il massimo per questi colori. Perché qui mi sento veramente bene e sono felice, considero Bergamo ormai la mia casa”.

CONTENUTO IN ANTEPRIMA ESCLUSIVA PER ATALANTA MAGAZINE 215

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  • 19/01/2019
  • Rafael Toloi